Geologia delle Langhe
Azienda Agricola Mario Giribaldi (Rodello-Barolo) Geologia delle Langhe La formazione geologica delle Langhe e Monferrato sono costituite da sedimenti marini, poiché nel periodo del Miocene medio-inferiore ( 8-10 milioni di anni fa) quest’area era parte del golfo Padano (era un braccio della Tetide).
Nel corso degli anni sono venuti a costituirsi delle composizioni di marne ed arenarie ricche di carbonato di calcio ed altri elementi minerali molto favorevoli dal punto di vista pedologico. In particolare nelle Langhe sono venuti a formarsi 4 differenti tipi di suolo : – la composizione di Lequio : (periodo di formazione Serravalliana o Elveziano, è la formazione più antica) marne grigie alternate ad arenarie costituite da sabbie silicee più o meno cementate, quando in presenza di carbonato di calcio e ferro assume una tonalità di colore grigio-rossastro – le arenarie di Diano : ( periodo di formazione Elveziana) colore grigio-bruno o giallastro con arenarie grigie (sabbie compatte cementate da carbonati) – le marne di Sant’Agata : (periodo di formazione Tortoniano) ricche di carbonato di magnesio e manganese che in superficie assume una tonalità grigio-biancastra in seguito dell’azione di agenti atmosferici; si tratta di argille miste a sabbie finissime con una forte componente calcarea – la formazione gessoso-solfifera : scarsa importanza agronomica In tutte queste formazioni gli strati litologici variano spesso, anche a seconda della profondità, e le differenze di queste composizioni sono dovute al periodo di origine.
Per quanto concerne il carattere ed il risultato organolettico finale di un vino è dettato principalmente dal suolo, oltre all’altitudine, all’esposizione , dai sesti di impianto, dalle rese per ceppo, dalle pratiche agronomiche in genere e da quelle enologiche; pertanto si può affermare che : – le aree gessoso-solfifere sono le meno indicate per la vite – marne di Sant’Agata conferiscono ai vini eleganza con profumi delicati, finezza, fruttato, non molto tannino , quindi vini non molto potenti – le formazioni di Lequio danno vini massicci, potenti, strutturati, tannici , quindi con lunga vita – le arenarie di Diano portano a risultati intermedi fra i due precedenti estremi con buon compromesso fra eleganza, finezza e struttura, buona complessità ed un buon futuro, buona trama tannica. I ns. vigneti sono appoggiati per la maggior parte nelle litologie dove prevalgono le arenarie di Diano (Dolcetto, Arneis, Favorita, Barbera, Nebbiolo), parte nelle marne di Sant’Agata (Dolcetto, Barbera, Arneis) ed una minima parte nelle formazioni di Lequio (Nebbiolo Langhe) Ing. Mario Giribaldi