La vigna, la terra, la pianta... tutto parte da qui!
Conoscere i propri terreni
La qualità dell’uva che arriva in cantina prima della vendemmia è fondamentale: dalla primavera all’autunno il clima la fa da padrone e detta le regole. Non possiamo fare altro che seguire i tempi climatici e organizzare i lavori di conseguenza per fare in modo di dare sempre il meglio alle nostre vigne, aiutando i frutti a crescere e svilupparsi nel migliore dei modi.
Le lavorazioni di cantina sono quelle tradizionali, con un occhio di riguardo al rispetto della tradizione e quindi dell’esperienza tramandataci e con l’utilizzo di moderni macchinari che sono in grado di rispettare e preservare maggiormente la qualità delle uve.
Il perchè del Bio
In quei tempi “biologico” era un vocabolo mal interpretato e mal utilizzato.
I primi anni in cui ci siamo affacciati con i nostri primi vini Bio abbiamo trovato un mercato ostile e mal informato; abbiamo investito risorse ed energie nel divulgare la corretta informazione e grazie a nostri sforzi e di chi come noi ha creduto in questo progetto, oggi il pubblico ricerca il prodotto biologico ed è consapevole che si può bere e mangiare prodotti di altissima qualità sotto il segno del BIO.
Per noi “bio” è uno stile di vita, una scelta quotidiana che tutta la nostra famiglia condivide. La nostra predilezione non ha mai riguardato infatti le tendenze dei mercati e le mode del momento, abbiamo sempre prodotto i vini nella consapevolezza della ricerca della qualità sempre e comunque, nella ricerca dell’autenticità, della tipicità con valori assoluti di rispetto per noi stessi, rispetto per il territorio in cui abitiamo, per la nostra flora e fauna. L’ecosistema ha bisogno che chi, come noi, lavora con la natura e l’ambiente, ne abbia riguardo.
Solfiti si, solfiti no
Nell’ ambito del biologico si parla anche dell’uso dei solfiti; nei vini certificati si garantisce un utilizzo ampiamente più ridotto nell’anidride solforosa. E’ oramai palese e provato che nel passato si è abusato di questo composto chimico, perché si può stare tranquillamente sotto i 100 mg/lt senza comportare nessun rischio per la salvaguardia nel vino. L’eccesso di solfiti in una bottiglia di vino può causare il classico mal di testa, eritema e rossore generale, segnali che dimostrano che non è un prodotto compatibile con il nostro organismo. Per alcune persone inoltre si parla addirittura di “intolleranza” e a questo proposito, ma non solo, ci sono vini prodotti senza l’aggiunta di solfiti: in questo caso si parla di vini naturali.
Anche noi nel 2015 abbiamo provato a produrre un vino naturale: il Dolcetto d’Alba d.o.c. E’ nato come un esperimento personale e testandolo su un piccolo pubblico abbiamo subito rilevato un grande interesse, curiosità e un ottimo riscontro. Pertanto è uno dei nostri nuovi progetti che porteremo avanti con passione.